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Attualità giovedì 23 aprile 2020 ore 09:15

"Infermiera, grazie per il Covid che ci porti"

L'orribile messaggio, anonimo, è stato ritrovato da un'infermiera nella sua cassetta della posta. Un mese fa un caso analogo a Pisa



CAPANNORI — Poche parole scritte con cattiveria, per fare male sul serio. Al ritorno da una giornata di lavoro un'infermiera di 48 anni, Damiana Barsotti, ha aperto la cassetta delle lettere e ha trovato al suo interno un foglio di formato A4 con un messaggio anonimo: "Grazie per il Covid che ci porti in corte. Ricordati che ci sono anziani e bambini. Grazie".

L'infermiera ci è rimasta malissimo ma ha deciso di rendere pubblico l'episodio e ha portato il biglietto ai carabinieri. "Mi sono sentita ferita e denigrata - ha spiegato - Mai avrei pensato che mi prendessero di mira per il mio lavoro".

Un mese fa un fatto analogo è successo a Pisa a una dottoressa e altri si sono verificati in diverse città italiane. Da eroi a untori il passo è breve, quando l'ignoranza e l'egoismo prevalgono. Eppure medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tutti coloro che lavorano a stretto contatto con gli ammalati di Covid non vogliono applausi. Perchè anche loro hanno paura del contagio ma tutti giorni vanno ugualmente in corsia a fare il loro dovere. L'unica cosa che chiedono, tutti, è di lavorare in condizioni di sicurezza e che anche i fortunati che stanno fuori dagli ospedali facciano la loro parte rispettando le prescrizioni. Ognuno ha il suo dovere.

Damiana Barsotti ha ricevuto la solidarietà del presidente della Regione Enrico Rossi, della direzione aziendale e del dipartimento infermieristico dell'Asl Toscana Nord Ovest.

“Gli operatori sanitari rappresentano un punto di riferimento per il sistema sanitario e per la società, soprattutto in una difficile emergenza come quella che stiamo vivendo - ha scritto Rossi in una nota - Ferisce quanto è successo, è una ferita per Damiana, per tutti i suoi colleghi e per tutti noi. Dobbiamo stringerci intorno a chi sta combattendo per la nostra salute, con la sua professionalità e la sua dedizione, prendendosi cura di chi ha bisogno, difendendo la risorsa ospedale e contrastando la malattia. Siamo tutti con Damiana e con tutti gli operatori della sanità che in queste settimane sono stati oggetto di discriminazione. La Toscana è con le donne e gli uomini che combattono contro il coronavirus".


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