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Cronaca giovedì 15 ottobre 2015 ore 16:17

Forestale negli agriturismi, numerose irregolarità

Da maggio a settembre è stata svolta una campagna di controllo sulle strutture agrituristiche della provincia in collaborazione con la Usl 2



LUCCA — L’obiettivo dei controlli era principalmente la verifica della conformità degli esercizi di agriturismo che preparano e somministrano alimenti con la Legge Regionale Toscana n.30/2003 ed il relativo Regolamento di esecuzione n. 46R/2004.

Queste norme prevedono, a fronte di incentivi fiscali ed altre agevolazioni, che negli agriturismi toscani debbano essere utilizzate esclusivamente materie prime coltivate, allevate, raccolte e trasformate nel territorio regionale.
Lo scopo della legge è la valorizzazione e la promozione del prodotto locale che viene proposto come un valore aggiunto per tipicizzare ed arricchire l’offerta turistica.

Sono state selezionate le strutture con un elevato numero di coperti dichiarati e sono state campionate tutte le aree della provincia


Durante le ispezioni, effettuate senza preavviso, è stata verificata anche la tracciabilità dei prodotti somministrati, il rispetto delle norme igienico sanitarie ed edilizie ed il rispetto del Reg. CEE relativo alla registrazione delle imprese.
Dal campione di verifiche effettuato è risultata la totale disapplicazione della L.R. 30/2003, in quanto in tutte le ispezioni è stata rilevata la presenza di alimenti non di origine toscana, e la mancata informazione ai consumatori sull’origine degli ingredienti.


Nel 90% dei casi delle non conformità contestate è stata applicata l’istituto della diffida che consente all’operatore di regolarizzare la difformità, previa verifica da parte dell’organo di controllo entro 20 giorni dalla prima contestazione


I controlli sul mancato rispetto di altre normative
o regolamenti CE, quali quelli relativi alla tracciabilità dei prodotti, alla registrazione delle imprese, a difformità edilizie o igienico sanitarie, hanno portato ad elevare sanzioni per oltre 10mila euro, due sospensioni dell’attività, una parziale e una totale, entrambe poi revocate, e ad una comunicazione di notizia di reato all’autorità giudiziaria.



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