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Lavoro mercoledì 09 novembre 2016 ore 15:16

Mozione per salvare 500 lavoratori Snai

Sì unanime dei consiglieri all’atto di Baccelli. Giunta al lavoro col governo per salvaguardare i livelli occupazionali dell'attività di Porcari



FIRENZE — Sì unanime alla mozione sulle prospettive occupazionali alla Snai spa di Porcari in provincia di Lucca. L’atto è stato presentato in aula da Stefano Baccelli (Pd) che ha delineato il quadro di Snai spa, una scoietà che fino ai primi mesi del 2016 risultava avere sede a Porcari, essere iscritta nel registro delle imprese di Lucca e quotata in borsa. 

Ad ottobre si ratificava l’atto di fusione con incorporazione di altre società attive nel settore della raccolta di scommesse ippiche e sportive, nella commercializzazione di giochi pubblici e nell’attività di gestione e conduzione di ippodromi. “Si tratta di 750 dipendenti – ha detto Baccelli – di cui circa 500 nella sola sede di Porcari, di un’occupazione prevalentemente femminile, di un numero di dipendenti fondamentale per la ricchezza del territorio che si sono visti mettere in discussione non solo quel numero di esuberi dichiarati, 95 in totale e 64 per la sede di Porcari, ma anche una prospettiva futura”.

Baccelli ha raccontato di come in questi mesi i sindacati, le istituzioni, i dipendenti, abbiamo cercato di interloquire con i nuovi amministratori ma senza risultati. E’ stato, poi, deciso unilateralmente di spostare la sede legale a Milano.

Nell’atto si impegna la giunta a monitorare la situazione relativa agli ipotizzati esuberi e trasferimenti del personale previsti alla Snai spa con particolare riferimento alla sede di Porcari, in seguito alla recente riorganizzazione societaria.

“Una situazione nebulosa – l’ha definita Elisa Montemagni (Lega Nord) – non di dialogo. Ho chiesto all’azienda se avessero la volontà di tutelare la salvaguardia dei posti di lavoro, non hanno risposto. E’ una mancanza di rispetto nei confronti sia di chi lavora ma anche dei sindacati e delle istituzioni”.

Anche Irene Galletti (M5S) ha espresso voto favorevole all’atto, sottolineando l’importanza che la Regione “tenga alta l’attenzione su tutte le realtà aziendali in crisi” ma allo stesso tempo ha ribadito la posizione contraria del M5S “sul gioco d’azzardo e su tutto ciò che di negativo questo può portare”.

Condivisione all’atto anche da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) che ha espresso solidarietà ai lavoratori. “Sono convinto - ha detto Fattori – che le crisi aziendali siano tutte gravi però alcune hanno un elemento di gravità in più che dipende dal contesto, ad esempio quando le aziende hanno ricevuto fondi pubblici. In questo caso si tratta di un’azienda privata che ha vinto una concessione pubblica e non ha nessuna considerazione della responsabilità sociale di impresa”.

Nell’atto si chiede alla giunta di attivarsi presso il governo affinché faccia opera di persuasione sul concessionario pubblico nell’ottica di salvaguardare i livelli occupazionali in coerenza con il principio di responsabilità sociale.


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