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Attualità martedì 03 gennaio 2017 ore 13:06

"Snai è a pieno titolo azienda di comunicazioni"

Massimo Braccini

Per il coordinatore nazionale Fiom Braccini la presa di posizione dell'Inps che ritiene l'azienda non industriale rischia di danneggiare i lavoratori



PORCARI — "La presa di posizione assunta della direzione generale Inps di Roma che ritiene l'azienda non industriale è priva di fondamento. La Snai rientra a pieno titolo in un'azienda di comunicazioni, così come riconosciuto dallo stesso Inps di Lucca da oltre un decennio e quindi assoggettata ai versamenti contributivi e inquadramento previdenziale dell'industria". Lo dice il coordinatore nazionale Fiom gruppo Snai Massimo Braccini.

"Le attività Snai a seguito della fusione delle società del gruppo non sono cambiate assolutamente e continuano a svolgere quelle inquadrate nell'industria. Invece, ora che la società è entrata in una fase di crisi, secondo l'Inps non dovrebbero esserci più gli ammortizzatori sociali dopo che sono sempre stati versati e continuano a versare tutti i contributi. Sembra di essere ad un poema dell'assurdo, una roba inconcepibile - ha attaccato Braccini -. I lavoratori hanno invece il pieno diritto a vedersi riconoscere gli ammortizzatori sociali quali la cassa integrazione ed i contratti di solidarietà, unica condizione per gestire l'attuale fase di crisi, evitare licenziamenti e far impegnare l'azienda a ricercare soluzione alternative alla riduzione del personale, in modo da definire un piano industriale che includa in prospettiva tutti i lavoratori e non lasci a spasso nessuno".

E ancora: "Vorremmo anche capire cosa relazionerà l'Inps di Lucca alla sede centrale visto che non è cambiato nulla e fino ad oggi si è permesso l'inquadramento industriale. Il problema caso mai è come estendere gli ammortizzatori sociali alla parte dei lavoratori del gruppo che non li hanno, non toglierli a quelli che gli spettano. Questa situazione se non risolta rischia di farci trovare di fronte a contenziosi anche legali, non permetteremo che vengano licenziati un centinaio di lavoratori nel gruppo Snai a causa di interpretazioni e di classificazioni peraltro fino ad oggi riconosciute. Nei prossimi giorni - ha concluso Braccini - valuteremo la possibilità di proclamare specifiche iniziative sindacali al fine di far riconoscere ai lavoratori ciò che gli spetta".


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