Catturato il ciclista lancia-molotov

Fermato l'uomo che ha appiccato un incendio in un distributore di carburanti e in un palazzo del centro. Ha 60 anni ed è già indagato per altri roghi

LUCCA — Sono bastate poche ore alla polizia per risalire all'identità dell'uomo che nella tarda serata di giovedì, in sella alla sua bicicletta, ha lanciato due bottiglie molotov contro un distributore di benzina e il portone di un palazzo nelle vicinanze della sede di Casapound in centro. Si tratta di un uomo di 60 anni originario di Lucca e conosciuto dalle forze dell'ordine.

Come riferiscono dalla questura di Lucca in una nota, all'uomo è stata mossa l'accusa di atti di terrorismo con ordigni esplosivi, incendio doloso e anche evasione, dato che si trovava agli arresti domiciliari per furto.

Il 60enne non era inoltre nuovo a azioni incendiari: in passato è stato fermato per roghi dolosi di cassonetti a Firenze e anche denunciato per procurato allarme in relazione a telefonate a nome di fantomatici nuclei proletari di resistenza e attacco.

La polizia, perquisendo l'abitazione dell'uomo, hanno sequestrato indumenti ancora impregnati di benzina, materiale cartaceo riconducibile all'ideologia anarchica e una una busta, chiusa ed affrancata, destinata a Michele Mazzei, brigatista lucchese in carcere.

Secondo quanto spiegato dalla polizia, intorno alle 21 di giovedì, il 60ennne avrebbe appiccato il fuoco a un distributore di benzina di via del Tiro a Segno, dopo aver cosparso l'asfalto accanto alla pompa, con la benzina appena prelevata. Successivamente, in via Rosi, raggiunta in bicicletta, avrebbe fatto esplodere una bottiglia molotov, a qualche palazzo di distanza dalla sede di Casapound. La prima azione incendiaria è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza del distributore: la visione delle immagini ha permesso l'identificazione dell'uomo, noto a personale delle volanti e della Digos.

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